Nuova Riveduta:

Atti 19:4

Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Gesù».

C.E.I.:

Atti 19:4

Disse allora Paolo: «Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».

Nuova Diodati:

Atti 19:4

Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù».

Riveduta 2020:

Atti 19:4

Paolo disse: “Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Gesù”.

La Parola è Vita:

Atti 19:4

Allora Paolo spiegò loro: «Quello di Giovanni era un battesimo per dimostrare il desiderio di voler rinunciare al peccato e di volgersi a Dio, ma quelli che l'hanno ricevuto devono poi credere a Gesù, in colui che, secondo Giovanni, sarebbe venuto dopo di lui».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 19:4

E Paolo disse: Giovanni battezzò col battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che credesse in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù.

Ricciotti:

Atti 19:4

Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò il popolo col battesimo di penitenza, dicendo che credessero in colui che stava per venire dopo di lui, cioè in Gesù».

Tintori:

Atti 19:4

E allora Paolo: Giovanni battezzò il popolo col battesimo di penitenza, dicendo che credessero in quello che doveva venire dopo di lui, cioè Gesù.

Martini:

Atti 19:4

Ma disse Paolo: Giovanni battezzò con battesimo di penitenza il popolo dicendo, che credessero in quello, il quale dovea venir dopo di lui, cioè in Gesù.

Diodati:

Atti 19:4

E Paolo disse: Certo, Giovanni battezzò del battesimo del ravvedimento, dicendo al popolo che credessero in colui che veniva dopo lui, cioè in Cristo Gesù.

Commentario abbreviato:

Atti 19:4

Capitolo 19

Paolo istruisce i discepoli di Giovanni ad Efeso At 19:1-7

Insegna lì At 19:8-12

Gli esorcisti giudei cadono in disgrazia. Alcuni Efesini bruciano i loro libri malvagi At 19:13-20

Il tumulto di Efeso At 19:21-31

Il tumulto calmato At 19:32-41

Versetti 1-7

Paolo, a Efeso, trovò alcune persone religiose che guardavano a Gesù come al Messia. Non erano stati indotti ad aspettarsi i poteri miracolosi dello Spirito Santo, né erano stati informati che il Vangelo era soprattutto il ministero dello Spirito. Ma parlavano come se fossero pronti ad accoglierne l'annuncio. Paolo mostra loro che Giovanni non progettò mai che coloro che battezzava dovessero riposare lì, ma disse loro che dovevano credere in Colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Cristo Gesù. Essi accettarono con gratitudine la scoperta e furono battezzati nel nome del Signore Gesù. Lo Spirito Santo scese su di loro in modo sorprendente e prepotente; parlarono con le lingue e profetizzarono, come fecero gli apostoli e i primi copri gentili. Anche se oggi non ci aspettiamo poteri miracolosi, tutti coloro che si professano discepoli di Cristo dovrebbero essere chiamati ad esaminare se hanno ricevuto il sigillo dello Spirito Santo, nei suoi influssi santificanti, per verificare la sincerità della loro fede. Molti sembrano non aver sentito dire che esiste uno Spirito Santo, e molti ritengono che tutto ciò che viene detto riguardo alle sue grazie e ai suoi conforti sia un'illusione. A costoro si può opportunamente chiedere: "In base a che cosa siete stati battezzati?", perché evidentemente non conoscono il significato di quel segno esteriore su cui fanno grande affidamento.

Riferimenti incrociati:

Atti 19:4

At 1:5; 11:16; 13:23-25; Mat 3:11,12; 11:3-5; 21:25-32; Mar 1:1-12; Lu 1:76-79; 3:16-18; Giov 1:15,27,29-34; 3:28-36; 5:33-35

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